Ancora ricordo le parole della motivazione alla Medaglia d’Oro del 2010: “esempio ineguagliabile di fedeltà e amore verso la Croce Rossa Italiana. In oltre quarant’anni di attività, facendo onore ai sette principi fondanti la nostra Associazione, ha contribuito in maniera esemplare alla vita e alla crescita della Croce Rossa Italiana. Grande Donna e Grande Amica di ogni volontario”
La morte di Edda
Per questo e molto altro sono sinceramente sconvolto e addolorato per la morte di Edda Cattich Dall’Antonia, un esempio per tutti noi, una grandissima donna, una infaticabile volontaria che incarnava la Croce Rossa e i suoi Principi in ogni momento della sua vita. Per me Edda è stata sempre punto di riferimento e fonte di ispirazione: un’amica che mi ha sempre saputo ascoltare e consigliare, al di là del nostro rapporto ufficiale.
Il suo esempio
Avere il piacere di incontrarla, ha significato ogni volta potermi confrontare con una donna che ha donato la sua vita intera all’aiuto degli ultimi, al volontariato, alla nostra Associazione. Con Edda, perdiamo tanto, tantissimo: la sua memoria storica di esule giuliano-dalmata, il suo sprone a fare sempre di più e meglio, la sua visione del mondo con il prisma di Croce Rossa. Voglio esprimere le condoglianze a nome mio, del consiglio direttivo nazionale e della Croce Rossa Italiana tutta ai figli Simeone, ai familiari, agli amici e ai tanti volontari che le sono stati vicini e che ora la stanno piangendo. Il ricordo di una donna così forte e innamorata della vita sarà per me una bandiera e una spinta nel nostro lavoro quotidiano in supporto ai più vulnerabili.
