
Francesco Rocca, presidente della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC), ospite di Giovanni Floris, conduttore di “DIMARTEDì” su La7, discute in studio sul fenomeno dell’islamofobia con Maurizio Belpietro, direttore de “La Verità” e con Paolo Magri, Direttore dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI).
La video intervista è disponibile qui
Cos’è l’IFRC
L’intervista a Francesco Rocca inizia con le congratulazioni per il suo nuovo incarico e la richiesta di chiarire al pubblico italiano cosa sia l’IFRC e di cosa si occupa: “Le 190 Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa che rappresento – ha spiegato il presidente – si occupano di disastri, conflitti, vulnerabilità ed esclusione sociale: tutti quegli aspetti che la grande politica sembra essersi dimenticata”.
Islam e islamofobia
In studio si apre poi un dibattito circa la crescente islamofobia a livello internazionale. “C’è un dato di esclusione sociale da non sottovalutare – ha sottolineato Rocca – di solito i fondamentalisti che compiono attentati terroristici sono figure marginalizzate. La Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa lavorano fianco a fianco in numerosi territori e posso assicurare che la generosità, i principi e i valori che le accomunano sono gli stessi. La generalizzazione non può che far male, il quotidiano che noi viviamo è completamente diverso”.
Terrorismo e rischio di generalizzazione
L’analisi di Francesco Rocca prosegue con la narrazione dell’ultimo attentato nel Sinai, durante il quale sono state colpite le ambulanze che cercavano di prestare soccorso. “Nessuno vuole minimizzare il terrorismo – ha rimarcato Rocca – che è una delle piaghe di questo periodo storico, il problema è il rischio che un intero mondo di credenti islamici siano visti come terroristi, attraverso una facile quanto errata equazione. Noi, nella nostra realtà, conosciamo ben altro. Nella Mezzaluna Rossa siriana lavorano fianco a fianco cristiani, drusi, alawiti. Insomma, tutte le professioni religiose, che sono assolutamente capaci di lavorare fianco a fianco”.
Il tema culturale
Il presidente di IFRC conclude, perciò, ricordando che il tema è sempre culturale: non è alimentando la paura che si superano le crisi, ma soltanto creando un sistema di valori in grado di farci vivere insieme.