
Esportazione di armi, mancato rispetto dei Trattati Internazionali e delle regole comunitarie, il costo in termini di vite umane. Questi sono soltanto alcuni degli aspetti analizzati dal Presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, Francesco Rocca, per fare il punto della situazione in Yemen, a poche ore dall’inizio della tregua.
Le parole del Pontefice
Rocca ha anche elogiato, in tal senso, le parole del Pontefice: “Forti e pienamente condivisibili, le parole del Papa in occasione della Giornata Mondiale per la Pace, in cui si legge che l’escalation in termini di intimidazione, così come la proliferazione incontrollata delle armi, sono contrarie alla morale e alla ricerca di una vera concordia”.
L’appello al Governo Italiano
Purtroppo in Yemen il fallimento su entrambi i fronti è stato totale, ricorda il Presidente CRI-IFRC, lanciando l’appello agli Stati e, in particolare, al Governo italiano alla luce delle esportazioni contestate di armi destinate allo Yemen, che coinvolgono una fabbrica sarda. “Non si può assumere un impegno solenne come la firma del Trattato sul commercio delle armi e poi disattenderlo nella pratica, perché dietro quelle armi ci sono vite umane e diritti violati”.
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