La mancanza di speranza, il dolore di una terra che non trova pace, il buio di un popolo che non vede luce, la sofferenza quotidiana. Sono le immagini di Gaza, dove mi trovo in questi giorni, che attraversano gli occhi e restano fisse nella mente. Mi trovo qui per ringraziare ogni singolo volontario della Mezzaluna Rossa Palestinese da parte di tutto il Movimento Internazionale, perchè ad ogni richiesta di aiuto, la loro risposta imparziale e neutrale non è mai venuta a mancare, neanche in questi giorni così difficili.
Il grande valore dei volontari della Mezzaluna Rossa Palestinese
Il coraggio, la passione e le grandi capacità dei volontari di questa Società Nazionale mi hanno davvero colpito e hanno commosso tutto il mondo di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Proprio per questo motivo sono qui: dire grazie ai volontari del loro costante supporto ai più vulnerabili e della grande attenzione e dedizione che prestano a chiunque si trovi in difficoltà in una situazione davvero critica.
Le ultime violenze
Le ultime violenze hanno visto i volontari, purtroppo, ancora più coinvolti: durante gli scontri dei giorni passati sono rimasti feriti sei volontari impegnati a prestare soccorso nella Striscia di Gaza. Ho avuto l’occasione di incontrarli personalmente negli ospedali in cui si trovano, insieme ai tanti feriti, e di lasciarmi emozionare dalle loro parole di umanità e grande forza. Porterò con me la loro sofferenza, continuerò a difendere i più deboli insieme a tutti i nostri volontari e mai lascerò la Mezzaluna Rossa Palestinese da sola. Ziad, Amat, Youssef, sono solo alcuni dei nomi dei volontari che giorno dopo giorno operano incarnando lo spirito di Henry Dunant e dei nostri Principi fondamentali e che non possono e non devono essere un obiettivo da colpire.
Le immense necessità umanitarie
La loro grande forza mi colpisce ancora di più se penso a come la normalità della vita qui a Gaza sembri essere un ricordo lontano. I bisogni umanitari sono immensi: la disoccupazione ha raggiunto livelli mai toccati fino ad oggi, i beni di prima necessità sono sempre più difficili da reperire e le ore di elettricità sono sempre di meno. Il carburante inoltre non è più sufficiente a sostenere il grande numero di generatori necessari a far funzionare anche gli ospedali, a loro volta sotto una grande pressione dovuta al gran numero di persone che necessitano di trattamenti a lungo termine, costretti ad attendere a lungo l’arrivo di medicinali. Il sistema sanitario di Gaza ha infatti subito un sovraccarico tale da spingerlo praticamente al collasso. Nella fase acuta qualsiasi sistema, anche il più avanzato, sarebbe stato messo in ginocchio a causa dell’enorme numero di casi da trattare nell’arco di pochissimo tempo. Oggi, invece, ci sono ancora pazienti in lista d’attesa per operazioni che sono essenziali per evitare disabilità per tutta la vita. Non c’è tempo da perdere.
Il ruolo della Comunità Internazionale
Sono qui per sostenere, insieme alla Federazione Internazionale, la Mezzaluna Rossa Palestinese e rispondere al loro appello di emergenza. Bisogna accendere i riflettori su una situazione che a Gaza sembra non trovare soluzione, un’area dove la popolazione sente ormai la mancanza di speranza nel futuro. É importante che la Comunità Internazionale aumenti i suoi sforzi per aiutare tutti coloro che vivono qui, qui per richiamare tutte le parti al rispetto delle Convenzioni di Ginevra e della sacralità del ruolo dell’operatore sanitario e per instaurare le basi di nuovi dialoghi che possano portare ad aperture e spiragli di nuova speranza per la popolazione di Gaza.
Photo credit: Tommaso Della Longa / IFRC