
Dopo la distruzione, la ricostruzione. Non una semplice “toppa”, ma lo stimolo al miglioramento di standard costruttivi che si sono dimostrati in troppi casi non adeguati, con un occhio alla bellezza architettonica e al rispetto del paesaggio: tratti distintivi della nostra migliore e più autentica Italia. Queste le motivazioni che hanno spinto la Croce Rossa Italiana a collaborare con il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, nella realizzazione delle strutture che intende donare alle popolazioni colpite dal sisma del Centro Italia nel 2016.
Protocollo per la costruzione delle strutture che CRI si è impegnata a donare alle comunità
Ecco il perché dell’odierna sigla di un protocollo d’intesa con cui si dà il via ad una collaborazione che ha come obiettivo quello di donare ai territori colpiti dal terremoto strutture in grado di ricostruire il tessuto sociale con standard alti. Qualità e trasparenza nel percorso di ricostruzione del Centro Italia, attraverso la promozione di concorsi di progettazione in due fasi, così come avviene in contesti internazionali. Il tutto, all’insegna della massima trasparenza con bandi elaborati dal Consiglio Nazionale degli Architetti e gestiti attraverso la sua piattaforma informatica. Queste le premesse per una virtuosa progettazione delle scuole, dei centri polifunzionali e delle strutture socio-sanitarie che Croce Rossa Italiana si è impegnata a donare alle comunità colpite dal sisma. Edifici che saranno completamente antisismici e realizzati con le tecnologie più avanzate.
L’obiettivo finale: ricucire il tessuto sociale
Tutte le strutture su cui stiamo lavorando sono pensate per ricucire il tessuto sociale e sono state individuate attraverso il dialogo e il confronto con le Istituzioni ed il territorio. La collaborazione che nasce oggi garantisce ulteriore qualità e trasparenza ai progetti che consegneremo ai territori colpiti.