ITA – Francesco Rocca, neoeletto presidente della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, intervistato dalla CNN fa il punto sul crescente numero di rifugiati in Bangladesh, a Cox’s Bazar.
ENG – Francesco Rocca (IFRC) interviewed by CNN on the crisis at the border Myanmar-Bangladesh
Le condizioni a Cox’s Bazar
“Il livello di sofferenza che ho potuto toccare con mano a Cox’s Bazar è qualcosa che non potrò mai scordare. Non avevo mai visto nulla di simile nel mio lungo cammino di esperienze umanitarie. Bisogna immaginare una città di circa 600.000 persone formatasi in poche settimane, senza acqua, elettricità o alcun tipo di infrastruttura. La situazione è veramente incredibile”, spiega Rocca all’importante emittente.
I bisogni più grandi
L’intervistatrice chiede poi che tipo di assistenza si stia cercando di fornire loro e Francesco Rocca spiega che, in stretta collaborazione con la Mezzaluna Rossa del Bangladesh, si stanno fornendo aiuti medico-sanitari, allestendo ospedali da campo e cercando di supportare ogni bisogno. Ma non è abbastanza. “La necessità maggiore è quella di cibo e acqua, segue poi la necessità, viste le condizioni sanitarie, di una campagna di vaccinazioni. Per i bambini, in particolar modo, la situazione è veramente difficile. Siamo molto orgogliosi dei nostri medici e del personale sanitario che, ogni giorno, camminano un’ora e mezza per raggiungere anche le parti più remote del campo e portare aiuto.
La comunità internazionale
L’intervista prosegue chiedendo il perché del ritardo della risposta della comunità internazionale e Rocca spiega che il mondo non vuole vedere davvero guardare in faccia tutta questa sofferenza. “C’’è un alto rischio di fallimento dell’azione della comunità internazionale. I governi devono supportare l’azione umanitaria. Il problema è l’incapacità di parlare con una ‘sola voce’, non solo in Bangladesh ma anche in tante altre situazioni delicate. Si evoca quest’azione unica, in tante occasioni, ma poi non si mette in pratica. E, intanto, la situazione collassa. Nessuno supporta davvero il governo del Bangladesh. Sulla carta tutti sono pronti ad aiutare, ma poi, sul campo, la situazione è diversa. Bisogna ricordarsi che non parliamo di numeri ma di 600.000 persone, 600.000 storie, 600.000 vite. La dignità è un’altra priorità”.
Francesco Rocca, presidente IFRC, in una intervista alla CNN affronta il tema delle sfide umanitarie del suo nuovo mandato