
Due giorni di morte e terrore a sud-ovest di Halabja in Iraq, vicino al confine nord-orientale con l’Iran. Un terremoto di magnitudo 7,3 ha scosso la regione lo scorso 12 novembre. La terra ha tremato persino in Turchia, in Israele e in Kuwait. Sono almeno 70.000 le persone complessivamente coinvolte. Da subito, i volontari delle Consorelle locali sono stati in prima linea per fornire assistenza e supporto alla popolazione.
La risposta della Mezzaluna Rossa
Le Società della Mezzaluna Rossa dell’Iran e dell’Iraq hanno risposto immediatamente, dispiegando squadre nelle aree colpite dai terremoti, per cercare i dispersi e assistere i feriti, fornendo primo soccorso e riparo alle popolazioni. I danni maggiori si sono verificati in Iran, nella provincia occidentale di Kermanshah. Quasi 424 persone sono morte e quasi 7.370 sono ferite. Per quanto riguarda il confine dell’Iraq, dieci persone sono morte e i feriti sono più di 430. I danni agli edifici e alle infrastrutture hanno costretto le persone ad evacuare dalle loro case. Le linee elettriche e di comunicazione sono al collasso in entrambi i paesi.
La situazione in Iran
In Iran, dove l’impatto del terremoto è stato maggiore, la Società della Mezzaluna Rossa ha impiegato squadre, cani da ricerca, strumenti per la bonifica dei detriti, attrezzature mediche di emergenza e personale medico, ambulanze, veicoli di soccorso e elicotteri nelle aree colpite. Le operazioni di ricerca e salvataggio sono ora concluse. Le priorità, adesso, sono la fornitura di riparo e cibo. Tantissime sono le sfide per dare sollievo alla popolazione colpita. Il sisma ha coinvolto una vasta area e raggiungere tutte le persone è ancora difficile. Il clima freddo è un ulteriore problema, per tutti quelli costretti a vivere all’aperto a causa della paura di nuove scosse.
La situazione in Iraq
In Iraq, la Società della Mezzaluna Rossa ha impiegato squadre per aiutare l’evacuazione dei residenti e ha fornito i kit di primo soccorso, con il sostegno della Mezzaluna Rossa Turca. Duecento famiglie vivono oggi in tende all’aperto, dopo che le loro case sono state distrutte nelle province di Darbandikhan e Halabja, nei Governatorati di Sulaymaniya. Le scorte e le forniture sono oggi pre-posizionate nelle regioni vicine, pronte in caso di evacuazione su vasta scala. Le priorità, oggi, includono la distribuzione continua di articoli di soccorso per le famiglie e il loro supporto psicologico. Nella provincia di Darbandikhan (Sulaymaniya Governorate), inoltre, 70 case sono state danneggiate. Gli occupanti hanno lasciato le loro abitazioni e vivono ora con i loro parenti. Anche un dormitorio studentesco è stato danneggiato e la Società nazionale aiuta gli studenti fornendo articoli di soccorso e supporto psicologico. La Mezzaluna Rossa ha messo delle tende intorno ad un ospedale danneggiato per fornire pronto soccorso. I casi gravi vengono trasferiti all’ospedale di Sulaymaniya. Le autorità nazionali dell’Iraq stanno valutando se il terremoto abbia poi causato danni alla diga Darbandikhan. Hanno anche messo in atto un piano di emergenza, nel caso in cui dovesse collassare. Anche in questo caso, i volontari della Mezzaluna Rossa sono stati addestrati e sono pronti a rispondere.
La priorità
In entrambi i paesi, il riparo risulta essere la necessità più urgente per le popolazioni colpite. Le Consorelle di Iran e Iraq, perciò, stanno distribuendo tende, coperte, set da cucina e prodotti alimentari alle persone costrette a rimanere all’aperto.