Fed. Int. CR-MR-17-11-2017-Francesco Rocca su situazione Yemen

Voglio rilanciare l’ennesimo appello per lo Yemen, un paese che versa in condizioni drammatiche e che rischia, ormai, un vero e proprio collasso.

Il blocco di dei beni essenziali

Da dieci giorni, ormai, le importazioni di combustibile e di altri beni essenziali sono ferme e le tre città di Hodeida, Sa’ada e Taiz hanno dovuto interrompere le forniture di acqua potabile nei giorni scorsi, mettendo a rischio quasi un milione di persone.

Il rischio di colera

E’ altamente probabile in queste condizioni, infatti, lo scoppio di una nuova epidemia di colera e altre malattie trasmesse dall’acqua. Il tutto, in un paese che soltanto da poco sta risollevando la testa da una atroce epidemia, la peggiore mai vista. Altri importanti centri urbani, tra cui Sana’a, si troveranno nella stessa situazione in meno di due settimane, a meno che la fornitura di beni essenziali riprenda immediatamente.

 La chiusura dei confini

I confini dello Yemen, così come i principali porti e aeroporti, sono stati chiusi lo scorso 6 novembre. Nonostante la recente riapertura del porto e dell’aeroporto di Aden, le spedizioni umanitarie non raggiungono la maggior parte dei principali centri urbani, come Sana’a e Taiz. Lo Yemen, un paese di 27 milioni di persone, dipende dalle importazioni per il 90% dei suoi bisogni, compresi cibo, medicine e carburante.

Le emergenze medico-sanitarie

Ospedali, cliniche e servizi medici di emergenza sono alimentati da generatori che presto, in assenza di carburante, si spegneranno. Le strutture sanitarie, sull’orlo del baratro da mesi, ora rischiano di collassare del tutto. Ciò avviene in un momento in cui l’aumento dei combattimenti in tutto il paese si traduce in un numero crescente di persone ferite. Le nostre scorte di forniture mediche stanno diminuendo e rischiamo presto di non essere in grado di fornire supporto a dozzine di strutture sanitarie. Il personale umanitario, inclusi membri dei nostri team chirurgici, non sono stati in grado di tornare al loro lavoro nello Yemen.

L’appello

Per questo condivido l’appello dell’ICRC (Comitato internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa) per consentire immediatamente l’erogazione di beni essenziali nello Yemen e di riaprire l’aeroporto di Sana’a per i voli umanitari. Altrimenti, a farne le spese sarà soltanto l’inerme popolazione civile.

Photo Credit: © EPA / Yahya Arhab