
Non solo in occasione della Giornata Internazionale della Donna, l’8 marzo, ma ogni giorno la CRI pensa e parla a tutte le donne che sono, sempre più spesso, esposte alla violenza e al disagio. E, tuttavia, rimangono sempre il motore da cui ripartire.
“Donne vulnerabili, ma anche donne forti e coraggiose. Ne ho incontrate tante in questi anni e i loro volti sono impressi nella mia mente”. Così il Presidente della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, ha affermato in occasione della Giornata Internazionale della Donna 2015. “Penso alle ragazze incinte sui barconi che approdano sulle nostre coste o alle vittime di tratta, spesso minorenni senza più un’identità. Riesco a vedere le mani delle volontarie che accolgono donne e uomini in fuga dalla guerra e dalla violenza e lo sforzo della nostra Infermiera Volontaria Sorella Bonucci, impegnata in questo momento in Sierra Leone nella lotta contro l’ebola. In Medioriente non posso dimenticare gli occhi speranzosi delle ragazze palestinesi incontrate così come non posso non pensare alle donne siriane, ormai quasi del tutto sole e obbligate ad assumersi la responsabilità esclusiva delle loro famiglie dopo che i loro uomini sono stati uccisi, catturati o costretti in altro modo a separarsi dalla famiglia. Non solo in occasione della Giornata Internazionale della Donna, ma ogni giorno la CRI pensa e parla a tutte loro che sono, sempre più spesso, le più esposte alla violenza e al disagio, ma anche il motore da cui ripartire”.