
La mia riconferma a Presidente della Croce Rossa Italiana, il 15 maggio 2016, è stato l’ultimo atto attraverso il quale abbiamo portato a termine la riforma: un percorso di riordino che ha messo i volontari al centro del processo decisionale, senza più alcuna ingerenza dall’esterno. Dal 1978 si parlava del riordinamento dell’Associazione, oggi questa è una realtà. Ecco la Croce Rossa del futuro.
Queste le mie parole, appena saputo della conferma a Presidente della Croce Rossa Italiana, il 15 maggio 2016: “Con questo ultimo atto, abbiamo portato a termine la riforma della Croce Rossa Italiana: un percorso di riordino che ha messo i volontari al centro del processo decisionale, senza più alcuna ingerenza dall’esterno. Dal 1978 si parla del riordinamento dell’Associazione, oggi finalmente questo è diventato realtà. Dal 2008 ho seguito il processo di riforma e semplificazione di una Croce Rossa sempre più attenta ai bisogni dei vulnerabili e sempre più vicina ai volontari e ai nostri Comitati. In questi anni la Croce Rossa è sempre stata in prima linea in ogni emergenza nazionale e internazionale e in particolare si è dedicata al fenomeno dei nuovi poveri e ai flussi migratori, senza dimenticare l’impegno nelle attività all’interno del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Da oggi, insieme al Consiglio Direttivo Nazionale, starà a noi costruire la Croce Rossa del futuro, senza dimenticare la nostra storia, nel segno dei nostri Principi fondamentali”.
La Croce Rossa del futuro
Ho promesso di impegnarmi a rafforzare l’identità della CRI, come scritto nel programma elettorale: ossia a diffondere e condividere una reale ‘cultura’ di Croce Rossa, tenendo al centro i Principi Fondamentali come guida costante delle nostre scelte e con la consapevolezza di dover mantenere il rigore necessario a garantirne la tutela e l’osservanza. Dal Consigliere Giovani e dai Giovani di Croce Rossa in generale, ho sottolineato di aspettarmi che sappiano incarnare la Croce Rossa del futuro, diventando sempre di più fonte di innovazione e cambiamento.
La CRI dopo il riordino
La Croce Rossa Italiana, dopo il riordino, è persona giuridica di diritto privato, è di interesse pubblico ed è ausiliaria dei pubblici poteri nel settore umanitario, nonché posta sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica. La Croce Rossa Italiana è ufficialmente riconosciuta dalla Repubblica Italiana con il decreto legislativo del 28 settembre 2012, n. 178 quale Società volontaria di soccorso ed assistenza, ausiliaria dei poteri pubblici in campo umanitario, in conformità alle Convenzioni di Ginevra ed ai successivi Protocolli aggiuntivi, e quale unica Società Nazionale della Croce Rossa autorizzata ad esplicare le sue attività sul territorio italiano.

FRANCESCO ROCCA