
“La sua felicità dipende soprattutto dal tempo che potete trascorrere con lui, dal numero di volte che vi può accompagnare nelle vostre uscite. Per il cane l’amicizia personale è tutto. Ricordate, però, che in questo modo vi assumete un impegno tutt’altro che lieve, perché dopo è impossibile rompere l’amicizia con un cane fedele, e darlo via equivale a un omicidio”.
Il dramma dei numeri estivi
Questo lettura del famoso etologo Konrad Lorenz esprime perfettamente i sentimenti condivisi dalla stragrande maggioranza degli italiani, tanto che oggi le nostre famiglie ospitano circa 6.800.000 cani. Eppure, ancora nel 2017 e soprattutto in estate, i numeri degli abbandoni è impressionante: una media di 600 al giorno. Ecco perché la Croce Rossa Italiana, attraverso il racconto dell’operato dei nostri splendidi volontari speciali, ovvero i cani delle Unità Cinofile (U.C.), ha voluto diffondere una campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono estivo dei migliori amici dell’uomo: “NON ABBANDONARMI, POSSO SALVARTI”, https://www.cri.it/02-08-2017-croce-rossa-contro-abbandono-cani-unita-cinofile , realizzata con l’aiuto di alcuni volontari (anche a quattro zampe) che si sono prestati come “testimonial”.
I cani CRI che possono salvare vite
Tra i 160.000 volontari di CRI, persone straordinarie che operano in tutti quei contesti dove c’è la necessità di aiutare i più vulnerabili annoveriamo, a pieno titolo, anche loro, i nostri meravigliosi cani, sapientemente addestrati dagli istruttori-conduttori per salvare vite umane. Sì, perché, non scordiamoci che possono farlo. E lo hanno dimostrato, ad esempio, in occasione dell’ultimo terremoto del Centro Italia, nelle ricerche dei dispersi in tutto il Paese e attraverso il loro affetto e la loro compagnia ai malati, nelle attività di Pet Therapy.
La straordinarietà di ognuno di loro
Ma ogni cane è straordinario e può salvarti in mille modi diversi. Penso a quelli che fanno compagnia agli anziani, a quelli che riempiono i vuoti di tante solitudini e testimoniano l’amore incondizionato. Ecco perché ho voluto farmi portavoce diretto della campagna CRI e anche io ribadisco: “Non abbandonateli”!