Nel 2013 ho voluto presentare il Rapporto “Think Differently”, realizzato dalla Zona Europa della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR), unitamente a un documentario sulla situazione in alcuni paesi.  Quest’ultimo fotografava il volto umano della crisi economica in Europa e il suo impatto sulla popolazione. Era all’epoca ed è, ancora oggi, consistente l’aumento delle persone europee che vivono in povertà. Davvero allarmanti le cifre emerse, anche in Italia.

Spesso si tende a sottovalutare il livello di povertà in Italia e in Europa. Anche da noi, invece, l’impatto umanitario della crisi economica è stato e continua ad essere rilevante. Tutt’oggi è consistente, infatti, l’aumento delle persone che vivono in povertà, nonché di quelle che chiedono aiuti alimentari e altri tipi di assistenza. Ecco perché la Croce Rossa ha presentato, nel 2013 – nel pieno della criticità – un Rapporto sulla crisi economica in Europa e le nuove povertà, dal quale sono emerse cifre e realtà allarmanti.

Le cifre del fenomeno nel 2013

22 paesi d’Europa: sono 3.5 milioni le persone che ricevono aiuti alimentari dai programmi di assistenza della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, trend che attesta un preoccupante incremento del 75 per cento rispetto ai 2 milioni e mezzo del 2009. Solo in Spagna, la Croce Rossa nel 2012 ha aiutato 1.2 milioni di persone, più del doppio rispetto al 2009. La composizione sociale si è modificata.

Il preoccupante trend dei nuovi poveri

E’ significativo l’aumento di nuovi poveri: persone che, pur lavorando, non riescono ad arrivare alla fine del mese. Altro preoccupante elemento riguarda l’impatto sui bambini e la loro salute. La mancanza di cibo influenza la capacità di apprendimento, per questo in alcuni Paesi come la Bulgaria e la Spagna, la Croce Rossa fornisce cibo per le scuole, da destinare a tutti quegli alunni disagiati che arrivano la mattina senza aver fatto colazione.

Gli aspetti psicologici

Risulta fondamentale agire non soltanto sul fronte economico, ma anche su quello psicologico. Le Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa hanno attestato un grosso incremento di richieste di  supporto psicologico per depressione e altri problemi di salute mentale. L’impoverimento ha portato come conseguenza il cambio di stile di vita per moltissime persone: alcuni hanno iniziato a trascurare la salute e il cibo, altri invece hanno iniziato a vivere in maniera più sana.

La situazione in Italia

Il nostro Paese, nel 2013, seguiva il preoccupante trend. All’epoca, la Croce Rossa Italiana assisteva circa 400 mila famiglie fornendo cibo, medicinali, materiale sanitario, prodotti per l’infanzia, occhiali, protesi dentarie, materiale scolastico per bambini e distribuiva pacchi di viveri ad anziani e ai senza fissa dimora. La Croce Rossa Italiana, infatti, è uno degli enti senza scopo di lucro riconosciuti dall’AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) che, in virtù della normativa comunitaria che prevede la distribuzione gratuita alle persone indigenti di derrate alimentari provenienti dalle scorte d’intervento dell’Unione Europea. I nuovi poveri in Italia sono rappresentati da famiglie con bambini che si sono esposte comprando casa, che hanno un mutuo da pagare o che prima sostenevano un mutuo con due stipendi ed ora ne hanno solo uno, ma anche persone che hanno perso il lavoro o padri separati che non ce la fanno a mantenersi. Queste persone erano e sono tutt’oggi la nostra priorità e per loro dobbiamo ridisegnare i nostri interventi: devono recuperare una dimensione di dignità e di umanità che le difficoltà economiche e l’emarginazione sociale tendono ad annullare.

 Il Rapporto “Think Differently”

Per queste ragioni Il 10 ottobre 2013, presso la sede centrale della Croce Rossa Italiana di Roma, ho voluto presentare il Rapporto “Think Differently”, realizzato dalla Zona Europa della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR), unitamente a un documentario sulla situazione in alcuni paesi.  Quest’ultimo fotografava il volto umano della crisi economica in Europa e il suo impatto sulla popolazione http://www.cri.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/18951.

Sono intervenuti Anitta Underlin, Direttore della Zona Europa della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa; Antoni Bruel, Coordinatore Generale della Croce Rossa Spagnola; Georg Habsburg, rappresentante della Croce Rossa Ungherese e Patrizia Ravaioli, Direttore Generale della Croce Rossa Italiana.

Il testo

Il testo analizzava come 42 delle 52 Società Nazionali di Croce Rossa della Zona Europa (comprendente l’UE, il Caucaso e l’Asia Centrale) nell’anno 2012 avessero risposto alla crisi in Europa, descrivendo lo sviluppo di programmi locali delle Società di Croce Rossa per fronteggiare l’aggravarsi della situazione che, come emerge dal Rapporto, ha determinato un notevole aumento di persone povere, richiedenti sussidi alimentari e altri tipi di assistenza. Secondo i dati di Eurostat del 2013: 43 milioni di Europei che non avevano cibo a sufficienza ogni giorno e 18 milioni ricevevano aiuti dall’Unione Europea. Sempre nei 32 Paesi monitorati da Eurostat, erano 120 milioni i cittadini europei a rischio povertà. L’impatto umanitario della crisi si è fatta sentire ben al di là di qualsiasi ripresa economica e le Società europee di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa hanno dovuto aumentare la risposta ai bisogni primari di sussistenza, anche se le difficoltà nel reperire fondi erano sempre più forti. Oltre a ciò la Croce Rossa in Europa si è impegnata nell’incremento di programmi di supporto ai disoccupati. Molte Società, infatti, hanno riscontrato un aumento del numero di volontari: per la maggior parte persone intenzionate ad utilizzare il tempo a disposizione in maniera utile, ma anche individui spinti ad acquisire competenze utili per trovare un lavoro.

l saluti dei Ministri Kyenge e Lorenzin

Il Ministro per l’Integrazione, Cécile Kyenge, e il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, mi hanno inviato una lettera, proprio in occasione della presentazione del rapporto. “Plaudo all’iniziativa, condividendone in pieno l’ispirazione – ha scritto il Ministro Kyenge – abbiamo davvero bisogno di pensare diversamente, di cambiare il paradigma abbracciando la strategia dell’uguaglianza e dell’integrazione. ‘Integrare’ significa portare a compimento o perfezionare. Servono buone politiche istituzionali e buone pratiche della società civile per fare di chi arriva il nostro completamento, anziché il nostro rivale, e così realizzare il vero cambiamento. Appare, pertanto, quanto mai opportuno lo studio della Croce Rossa in una fase in cui la disgregazione sociale si sta diffondendo in ogni settore della società”. Anche il Ministro Lorenzin, pur non potendo intervenire all’evento, ha voluto esprimere un saluto e un ringraziamento, sottolineando l’importanza del lavoro svolto. “Nei periodi di crisi – ha scritto – non solo la fascia delle persone deboli si amplia, ma cresce il bisogno di tutele per evitare lo sviluppo di nuove patologie legate alle condizioni economiche e socio sanitarie delle persone. Il mio impegno in questa fase delicatissima della vita del paese, è quella di razionalizzare il sistema tagliando tutti gli sprechi e garantendo qualità ed efficacia dei servizi, umanizzazione delle cure e solidarietà”.