La giornata del 3 Ottobre 2013 è rimasta e rimarrà nella memoria collettiva. Presso le coste di Lampedusa, infatti, il naufragio di un barcone carico di migranti causò 368 vittime, tra cui molti bambini, e decine di dispersi: una delle più gravi tragedie mai avvenute nel Mar Mediterraneo tanto che, proprio in questa data, è stata istituita la “Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione”. Croce Rossa Italiana oggi ha deciso di celebrarla con un video inedito.
Il 3 ottobre
Il 3 ottobre deve essere una data di monito a tutti, dalle Istituzioni alla società civile: non si può morire solo perché si cerca un posto sicuro dove stare, lontano da guerre, fame e disperazione. Davanti ai flussi migratori e ai rischi di un viaggio che è sinonimo di morte per migliaia di persone, la Croce Rossa Italiana ha reagito come sempre nella sua storia: salvando vite, supportando i vulnerabili, lavorando perché non ci siano zone grigie di dolore e sofferenza, investendo su progetti di integrazione.
Il contenuto
Storie di accoglienza e solidarietà al centro del lavoro intitolato “Pioggia d’agosto”. Una raccolta di testimonianze dei nostri volontari impegnati nelle attività legate all’accoglienza delle persone migranti. Solo dall’inizio di quest’anno, sono oltre centomila le persone accolte e supportate nei porti, nei centri di accoglienza e nei Safe Point. Vengono loro forniti assistenza sanitaria, vestiti, cibo e acqua. Ma anche alfabetizzazione e tutela del diritto alla famiglia. Perché la nostra Associazione è in prima linea per chiunque e dovunque, senza distinzioni.
L’appello all’UE
Colgo l’occasione per rinnovare, in questa significativa giornata, un appello all’UE affinché ci aiuti in questo momento difficile e concretizzi i piani di relocation mai attuati. Perché non dobbiamo dimenticare che stiamo lavorando in condizioni impossibili e facciamo ogni giorno il nostro meglio. Finora sono stati ricollocati solo tremila rifugiati anziché trentamila, come ci aspettavamo. Da questo punto di vista l’Unione Europea è completamente assente. Servono vie sicure e legali per entrare in Europa e un piano concreto per aggredire le cause delle migrazioni. Non basta bloccare centinaia di migliaia di persone in Libia per dire che la questione è risolta.
Francesco Rocca, presidente CRI, per la “Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione” presenta il nuovo video dell'Associazione