
“Benedetti siano gli istanti, i millimetri e le ombre delle piccole cose”, scriveva Fernando Pessoa.
E benedetti – aggiungo – siano quei i piccoli grandi gesti quotidiani dei nostri volontari, capaci di dare vita a rivoluzioni. Rivoluzioni, che sono sotto i nostri occhi ogni giorno e che, in occasione della “Giornata Internazionale del Volontariato”, voglio celebrare con un semplice grazie!
La gratitudine non è un sentimento scontato, ma nel caso delle donne e degli uomini della Croce Rossa Italiana posso essere certo di esprimerla a nome del Paese intero che, in questi tempi difficili, ha più volte riconosciuto e celebrato il grande impegno e la capacità dei volontari di gettare letteralmente, in tante occasioni, il cuore oltre l’ostacolo.
150.000 volte grazie per servire le comunità, anche quelle più difficili da raggiungere.
150.000 volte grazie per essere al fianco, con gentilezza, di ogni vulnerabilità.
150.000 volte grazie per rappresentare al meglio “Un’Italia che aiuta”.
Dalle emergenze alle conseguenze della crisi climatica, dai flussi migratori al COVID-19, dall’assistenza sanitaria alla distribuzione dei vaccini, i nostri volontari sono la chiave per salvare vite umane. E non dobbiamo dimenticare, in questa giornata, quei volontari che hanno perso la vita nell’adempimento del loro dovere o colpiti dal virus. Il loro sacrificio non sarà mai dimenticato.
Sono orgoglioso e grato per come servite l’Umanità, che è anche il primo e il più importante dei nostri principi.
“Benedetti siano gli istanti, i millimetri e le ombre delle piccole cose” che poi sono quelle grandi, quelle che fanno davvero la differenza.