L’Italia è il Paese della delegittimazione, soprattutto con la diffusione dei social network. Bisogna stare attenti ai luoghi comuni, alle ovvietà e le frasi fatte. Questa la riflessione di Francesco Rocca sul suo blog dell’Huffington Post, cui seguono esempi concreti di cronache distorte, come il caso Cucchi e il rapimento di Greta e Vanessa.
La delegittimazione
In Italia sembra andare per la maggiore un nuovo “sport”: la corsa alla delegittimazione. Questa la riflessione proposta da Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana, nell’articolo apparso sul blog dell’Huffington Post, il 5 gennaio 2015. “Stefano cucchi era un tossico. La ragazza stuprata indossava la minigonna. Il medico di Emergency colpito dall’ebola se l’è andata a cercare. Greta e Vanessa sono due ‘samaritane innamorate del kalashnikov’, due starlette che non avevano niente di meglio da fare. Si chiama delegittimazione ed è la pratica più diffusa degli ultimi anni – spiega infatti Rocca – soprattutto da quando i social network hanno amplificato quell’urlo stonato dei ‘delegittimatori’ che, altrimenti, resterebbe una voce sparuta in un bar”.
Chi ci guadagna e chi ci perde
Per il Presidente della CRI è fin troppo facile delegittimare: si tratta di una mossa per creare confusione, giustificare il male, le botte da orbi. Il quesito naturale di queste considerazioni è “cui prodest”? A chi giova, insomma, questa “macchina del fango”? Ai media certamente. Ma Rocca, poi, si sofferma su chi perde: “sicuramente perde il nostro Paese che, a ogni commento di questo genere o a ogni gruppo Facebook aperto per insultare, diventa un pezzettino più povero. Perde poi l’umanità e la fiducia nel prossimo. In questa assurda partita a rimetterci è il principio di solidarietà, quello che invece dovrebbe fare da motore alle azioni, al futuro, alla possibilità per un paese di risollevarsi”.
Lo sdegno del Presidente di CRI
A questo punto Francesco Rocca, senza giri di parole, afferma “io non ci sto”, dicendosi certo di non essere il solo. “Provo orrore e disgusto per i commenti sessisti e deliranti che si leggono sul sequestro di Greta e Vanessa, due ragazze di venti anni che, per quanto possano aver fatto valutazioni sbagliate – dice Francesco Rocca – oggi si trovano a pagare un prezzo altissimo per la loro voglia di avere un mondo migliore. In Italia non impariamo mai, dovremmo diffondere maggiormente la cultura umanitaria così come i media dovrebbero dare più spazio a questi temi senza cercare il sensazionalismo o lo scoop a tutti i costi”. Rocca sollecita infine ad aprire un dibattito serio sul concetto di “umanitario”, l’azione guidata da tre principi base: umanità, neutralità e imparzialità. Senza di essi, qualunque buona azione rimane monca.
Per leggere il blog http://www.huffingtonpost.it/francesco-rocca/cucchi-tossico-greta-vanessa-starlette-delegittimare_b_6416356.html