
Ancora una volta Francesco Rocca, sul suo blog di Huffington Post, utilizza parole dure contro chi non difende i diritti dell’uomo. Nello specifico, contesta l’ipotesi espressa dall’inviato Onu, Bernardino Leon, circa un possibile blocco navale in Libia, ricorda i limiti della “fortezza Europa” e ribadisce con forza che l’unica soluzione sono i corridoi umanitari.
Il “J’accuse” di Francesco Rocca all’ONU
Nuovo “J’accuse” di Francesco Rocca, Presidente di Croce Rossa Italiana, nel pezzo del 10 marzo 2015, pubblicato sul blog dell’Huffington Post, circa il passaggio “schizofrenico” che va da un’operazione umanitaria come Mare Nostrum, all’ipotesi espressa dall‘inviato Onu, Bernardino Leon, circa un possibile blocco navale in Libia.
Le Nazioni Unite devono difendere i diritti dell’uomo
Il Presidente di Croce Rossa Italiana si pone il seguente quesito: “Come si possono salvare 170 mila vite umane in tutto il 2014 e arrendersi, appena due mesi dopo, all’idea che il blocco navale sia l’unica soluzione. Un’opzione, peraltro, che va contro alla stessa Dichiarazione Universale dei diritti umani del ’48, in cui è previsto per ogni individuo il diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona”. Senza mezzi termini, Francesco Rocca si chiede se è uno sciocco a pensare ancora che le Nazioni Unite siano deputate alla difesa dei diritti dell’uomo, ricordando che proprio queste ultime, nel 2009, condannarono l’Italia per i respingimenti dei migranti provenienti dalla Libia.
Unica soluzione: i corridoi umanitari
L’unica soluzione, secondo il Presidente di CRI, sono i corridoi umanitari. Il solo sistema per evitare in nome di una presunta sicurezza nazionale, l’abbandono degli “ultimi”: scudi umani in un irrazionale balletto di posizioni politiche su cui nessuno ha il coraggio di prendere posizioni a tutela della Vita Umana.
I limiti della “fortezza Europa”
“La fortezza Europa non è idonea a salvare vite e c’è una chiara responsabilità politica, perché se è vero che da un lato c’è un problema libico, dall’altro c’è il tema di chi si trova in mezzo al mare e non può essere abbandonato a sé stesso. Va ricordato – continua Francesco Rocca – perché spesso la memoria in questi casi sembra labile, che si tratta di persone che scappano dalla guerra. Non possiamo pensare alla Nigeria, condannare la violenza di Boko Haram e dimenticarci poi delle vittime”.
La caduta del regime di Gheddafi
L’analisi della situazione continua con una riflessione sulla caduta del regime di Gheddafi. In quel caso, ricorda Rocca, l’Ue non è corsa in Libia e dal nuovo governo instauratosi per far firmare le convenzioni internazionali sui richiedenti asilo, ma c’è stata una vera e propria corsa all’oro per accaparrarsi i contratti sull’energia, sul petrolio e sul gas. Nessuno ha pensato al tema dei diritti umani e a come creare un canale umanitario. Tutto è rimasto fermo a meri interessi economici.
Per leggere il blog http://www.huffingtonpost.it/francesco-rocca/mare-nostrum-blocco-navale-schizofrenia-dimentica-esseri-umani_b_6830960.html
Photo Credit: Robert Young Pelton