New York, 10 luglio 2018 – Le politiche restrittive sull’immigrazione stanno creando un “nuovo ordine murato”, come dimostrato dal report della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, presentato da Francesco Rocca alle Nazioni Unite in occasione del round conclusivo di negoziazione al Global Compact su Migrazioni e Rifugiati. Un nuovo rapporto redatto dalla più grande rete umanitaria del mondo per chiedere ai governi di rimuovere le barriere che impediscono a migranti in stato di necessità di avere accesso ai più elementari servizi di assistenza e di soccorso umanitario.

Per assicurare il controllo delle frontiere non c’è alcuna necessità di maltrattare le persone

“Ogni essere umano, indipendentemente dal suo status di immigrazione, deve avere accesso ai servizi e all’assistenza umanitaria di base. Per avere un accurato controllo dei propri confini, non è necessario maltrattare le persone. Impedire l’accesso ad una adeguata alimentazione, le essenziali cure mediche e la giusta informazione legale sui propri diritti è assolutamente inaccettabile. Tutti hanno il diritto di essere trattati con dignità e rispetto”, ha ribadito ieri Francesco Rocca alle Nazioni Unite.

L’ultimo rapporto della Federazione Internazionale

Il rapporto dell’IFRC, intitolato Il nuovo ordine murato. Come le barriere all’assistenza minima trasformano la migrazione in crisi umanitaria identifica i fattori che impediscono ai migranti vulnerabili di avere accesso all’aiuto di cui hanno bisogno. Tali fattori variano da quelli più evidenti – incluso il timore di essere perseguiti, arrestati o deportati – a quelli meno ovvi, che possono comprendere costi proibitivi, barriere culturali e linguistiche e la scarsa informazione in merito ai propri diritti.

In aggiunta, in alcune parti del mondo, i governi stanno implementando leggi che criminalizzano l’assistenza umanitaria, comprese le operazioni di ricerca e salvataggio e l’assistenza di emergenza a migranti privi di documenti di identità.

La criminalizzazione della vulnerabilità

“La criminalizzazione della compassione è estremamente preoccupante e rischia di vanificare più di un secolo di standard e norme umanitarie” ha dichiarato Francesco Rocca. “Inoltre, l’idea che la prospettiva di ottenere una elementare assistenza o l’attività di ricerca e soccorso possano agire come incentivi per la migrazione è semplicemente errato. Le persone prendono la decisione di migrare per ragioni molto più profonde di queste”.

Quest’anno, i governi stanno negoziando un nuovo “Global Compact per una migrazione sicura, ordinata e regolare”. L’IFRC sta chiedendo ai governi di assicurarsi che le loro leggi, politiche, procedure e pratiche nazionali siano conformi agli obblighi già esistenti in base alle leggi internazionali e vadano incontro alle necessità e ai bisogni di assistenza e protezione dei migranti. Le Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa sono a disposizione per sostenere le proprie istituzioni nell’espletamento delle cruciali attività umanitarie.

Il contributo della Croce Rossa Italiana: i Safe Point

All’interno del report trovano spazio i Safe Point ideati dalla Croce Rossa Italiana: luoghi sicuri dove viene fornito ascolto, assistenza e orientamento ai migranti, indipendentemente dal loro status, che vengono proposti come una delle best practice da seguire per garantire un supporto adeguato ai più vulnerabili in viaggio.

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Francesco Rocca alle Nazioni Unite presenta il report di IFRC in occasione del Global Compact sulle Migrazioni
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New York, 10 luglio 2018 – Le politiche restrittive sull’immigrazione stanno creando un “nuovo ordine murato”, come dimostrato dal report della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, presentato da Francesco Rocca alle Nazioni Unite in occasione del round conclusivo di negoziazione al Global Compact su Migrazioni e Rifugiati. Un nuovo rapporto redatto dalla più grande rete umanitaria del mondo per chiedere ai governi di rimuovere le barriere che impediscono a migranti in stato di necessità di avere accesso ai più elementari servizi di assistenza e di soccorso umanitario.