Oltre 150 mila persone sono state raggiunte da programmi della Croce Rossa Italiana sulla prevenzione dei rischi da cambiamenti climatici. Il 5 giugno è stata la Giornata Mondiale dell’Ambiente. E’ importante salvaguardare la Terra. Lo storico Accordo di Parigi del 2016 è stato un punto di partenza, ma adesso va implementato.

La Giornata Mondiale

Il 5 giugno si è celebrata la Giornata Mondiale dell’Ambiente. Risulta più che mai fondamentale sostenere e promuovere passi atti alla salvaguardia della Terra. Lo storico Accordo di Parigi del 2016 è stato sicuramente un punto di riferimento per tutta la Comunità internazionale, ma adesso va implementato, senza perdite di tempo.

Dall’accordo di Parigi a un lavoro sui cambiamenti climatici

Abbiamo una responsabilità globale nei confronti del nostro pianeta che va tutelato. Siamo fautori del mondo che consegneremo alle generazioni future. Lo scorso anno 175 paesi hanno firmato a Parigi, a seguito di lunghe trattative internazionali, un testo fondamentale. Ecco perché ora non si deve perdere l’occasione per lavorare tutti insieme sui cambiamenti climatici. Il dibattito sull’ambiente e sull’inquinamento dovrebbe essere al centro di ogni agenda internazionale.

Le sfide umanitarie direttamente collegate ai cambiamenti climatici

Ci troviamo davanti a nuove sfide umanitarie che sono strettamente legate ai cambiamenti climatici, penso ai disastri naturali e le conseguenti migrazioni. O ancora alla siccità e alla conseguente carestia che, in Africa centrale e orientale, sta mettendo a rischio di vita in questo momento oltre 20 milioni di persone. Dobbiamo essere pronti a preparare le comunità a rispondere efficacemente ai possibili disastri naturali e ai conseguenti inevitabili danni per la salute. Tutti noi possiamo essere agenti di cambiamento a livello locale e nazionale, iniziando da piccoli gesti di rispetto nei confronti della natura e dell’acqua, fino ad arrivare a un lavoro di pressione della Comunità internazionale affinché l’ambiente sia rispettato da tutti.

Photo Credit:  Pedram Yazdi ICRC