GIORNATA MONDIALE ACQUA: MIGLIAIA DI PERSONE RISCHIANO DI MORIRE
GIORNATA MONDIALE ACQUA: MIGLIAIA DI PERSONE RISCHIANO DI MORIRE

La Giornata Mondiale dell’Acqua quest’anno ha assunto una valenza doppiamente simbolica: in questo momento, infatti, 20 milioni di persone al mondo sono “a rischio” per assenza di acqua. Il dramma si concentra soprattutto nell’Africa orientale e centrale e nello Yemen. Ecco il significato della celebrazione: lanciare un allarme, sensibilizzare, trovare soluzioni concrete. 

La celebrazione

Si è celebrata in tutto il mondo, lo scorso 22 marzo, la Giornata Mondiale dell’Acqua, istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite. Le giornate celebrative hanno innanzitutto un valore simbolico a cui poi, però, ne deve seguire uno concreto. L’intento in questo caso è quello di portare l’attenzione dell’opinione pubblica su particolari tematiche e, in parallelo, sensibilizzare le istituzioni internazionali. Questa ricorrenza, in particolare, vuole sottolineare come l’acqua sia un bene essenziale. Purtroppo, però, è anche la causa diretta, in molti paesi del mondo, di guerre e forti tensioni internazionali. Ha, quindi, un forte significato anche a livello geopolitico. L’acqua è la base della vita stessa e non va sprecata, ma difesa e salvaguardata.

I piccoli gesti quotidiani secondo i Giovani di Croce Rossa

I nostri Giovani della Croce Rossa, proprio in occasione di questa Giornata Mondiale, hanno lanciato sui social network un importante decalogo per sensibilizzare su semplici ma efficaci regole quotidiane, finalizzate a salvaguardare la preziosissima risorsa. Dall’attenzione a un oculato utilizzo del rubinetto alla raccolta di acqua piovana per usi non potabili; dall’applicazione di un riduttore di flusso ai rubinetti di casa fino alla scelta di elettrodomestici di classe A+. Piccole abitudini che possono fare la differenza.

La carestia in Africa orientale e centrale e nello Yemen

Innanzitutto, voglio ricordare che in questo momento 20 milioni di persone al mondo sono “a rischio” per assenza di acqua. Il dramma si concentra soprattutto nell’Africa orientale e centrale e nello Yemen. A questi dati si vanno ad aggiungere 2,7 milioni di persone che hanno bisogno di assistenza umanitaria in Kenya, con un aumento del 46% in appena 6 mesi. Per non parlare delle cifre fornite dalle autorità dell’Etiopia che indicano in 5,6 milioni le persone che avranno bisogno di cibo e in 9,2 quelle che necessiteranno di acqua potabile.

Le cause

I cambiamenti climatici, la siccità e la stagione delle piogge che ha portato pochissima acqua, causano l’estinzione dei pascoli, la fine degli allevamenti e mettono in dura crisi l’agricoltura. A tutto ciò, poi, vanno aggiunte le situazioni di violenza e conflitto che non sembrano trovare una soluzione.

La “soluzione”

Il Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa sta moltiplicando gli sforzi di intervento in ogni contesto, con programmi di supporto e assistenza alla popolazione. C’è bisogno però di interventi immediati e i governi devono essere parte attiva in questo processo perché ancora oggi, nel 2017, mentre parliamo di questa situazione migliaia di persone rischiano la morte.

Photo credits:

Un progetto del Comitato Internazionale di Croce Rossa insieme alla Croce Rossa del Sud Sudan per la potabilizzazione dell’acqua. Credit: ICRC/ Alyona Synenko

Le persone prendono l’acqua in un punto di distribuzione del Comitato Internazionale. Credit: ICRC/ Alyona Synenko

Un operatore della Croce Rossa del Sud Sudan prepara i prodotti chimici da utilizzare per la potabilizzazione dell’acqua. Credit: ICRC/ Alyona Synenko