MALTEMPO. ROCCA SU HUFFINGTON POST: SOLO DOPO CATASTROFI SI FA QUALCOSA. SERVE CULTURA DELLA PREVENZIONE
MALTEMPO. ROCCA SU HUFFINGTON POST: SOLO DOPO CATASTROFI SI FA QUALCOSA. SERVE CULTURA DELLA PREVENZIONE

“Era il 4 novembre del 1966, quando l’Arno straripò allagando Firenze. La notizia e le immagini fecero il giro del mondo, perché Firenze era già considerata un patrimonio artistico e architettonico di tutta l’umanità (…) In particolare giovani e studenti si prodigarono – racconta Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, nel suo blog di Huffington Post – per portare in salvo le opere d’arte e spalare il fango. La stampa di allora li soprannominò “gli angeli del fango”, formula ripresa in questi giorni per i giovani che spontaneamente si sono messi a spalare il fango a Portofino”.

La riformulazione del sistema di protezione civile in Italia dopo disastro Firenze del 1966

Il pezzo del blog di HP continua spiegando che proprio quel disastro dette l’avvio ad una vera e propria rifondazione del sistema di protezione civile in Italia, dopo le polemiche per il mancato allarme alla popolazione e a seguito della valida collaborazione tra soccorsi civili e Forze armate e alla risposta di solidarietà nazionale e internazionale. “L’evento – prosegue Francesco Rocca – segnò una profonda mutazione culturale, dando una scossa alla gioventù di allora che trovò istintivamente una motivazione profonda per ‘impegnarsi’ e dare un contributo”.

La cultura della consapevolezza del rischio

Il Presidente CRI-IFRC riflette poi sul fatto che, oggi come ieri, soltanto dopo immani catastrofi si prende coscienza della necessità di cambiare consuetudini e prepararsi al peggio. “La cultura della consapevolezza del rischio è alla base della prevenzione. La maggior parte degli italiani, amministratori inclusi, continua a trattare il cambiamento climatico come una leggenda metropolitana – conclude Francesco Rocca – o un problema che riguarda i metereologi. Non è così. Il clima è cambiato. La memoria dei disastri è un elemento fondamentale della cultura della prevenzione. Purtroppo non dovremo aspettare mezzo secolo per rivedere le scene di questi giorni”.

Per leggere l’articolo integrale https://www.huffingtonpost.it/francesco-rocca/4-novembre-il-maltempo-devasta-l-italia-ma-era-il-1966_a_23581177/