
Pensavo di poter fare quest’anno un messaggio di auguri per ferragosto ai nostri volontari.
E stavo immaginando un saluto positivo e solare per il World Humanitarian Day a tutti quelli che prestano la loro opera nel mondo umanitario. Volevo salutare tutti con uno scherzoso “la solidarietà non va in vacanza…”.
Genova ha cambiato il corso di questa estate italiana
Ma la realtà ci ha voluto richiamare alla consapevolezza che anche la sofferenza, il bisogno, la tragedia, la natura e il destino non vanno in vacanza. Il dramma e il destino che creano sofferenza e bisogno; la sofferenza e il bisogno ai quali noi cerchiamo di rispondere ogni giorno, senza fermarci dinanzi alle barriere create dalla natura o dall’uomo.
Il destino, dicevano i nostri avi, trascina chi gli resiste e porta per mano chi lo asseconda. Noi, che il nostro destino l’abbiamo scelto, possiamo seguirlo serenamente e addirittura con entusiasmo.
Il ruolo chiave degli operatori umanitari
Il destino che abbiamo scelto è di essere ovunque il destino abbia scelto di colpire per proteggere e consolare chi viene colpito. Non possiamo cambiare il destino, ma possiamo fare la differenza.
Ogni giorno della nostra vita. Saluto, in questo giorno, tutti quelli che hanno scelto di dedicare la propria vita alla vita degli altri, con ammirazione e rispetto.