
Il Presidente della Mezzaluna Rossa siriana, Abdul Rahman Al-Attar, dopo avermi fatto visita a Roma, con una delegazione della Mezzaluna Rossa Siriana ha partecipato a “Solferino 2013”, il tradizionale raduno della Croce Rossa dedicato quell’anno proprio alla Siria. La delegazione ha portato una testimonianza diretta dal teatro del sanguinoso conflitto.
La visita del Presidente della Mezzaluna Rossa Siriana
Ho accolto con piacere a Roma il Presidente della Mezzaluna Rossa siriana, Abdul Rahman Al-Attar. A seguito dell’incontro lo stesso Al-Attar, con una delegazione della Mezzaluna Rossa Siriana, ha partecipato a “Solferino 2013”, il tradizionale raduno della Croce Rossa dedicato quell’anno proprio alla Siria, che si è tenuto dal 20 al 22 giugno a Solferino (Mantova). La delegazione ha portato una testimonianza diretta dal teatro del sanguinoso conflitto, nel ricordo dei 20 volontari recentemente uccisi.
Le parole di Al-Attar
“In Siria attualmente assistiamo ad una escalation del conflitto e la situazione umanitaria sta diventando esplosiva. I bisogni primari della popolazione coinvolta aumentano sempre di più e tutte le attività che stiamo svolgendo per portare assistenza alla popolazione, insieme alla Federazione Internazionale e alle Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, non riesce a coprire più del 40 per cento dei bisogni. Gli sfollati all’interno del Paese sono 5 milioni. Altri 2 milioni e 200.000 si trovano nei Paesi confinanti. La Mezzaluna Rossa Siriana, dopo aver ottenuto l’accesso alle zone più calde, alle città colpite dal conflitto, come Aleppo, il nord di Latakia, Idlib, la zona rurale di Damasco, in questo momento insieme con il Comitato di Homs è impegnata nel ripristino delle attività a Qusayr, che ha fortemente bisogno di aiuto dopo l’assedio e la distruzione dei giorni scorsi. La cosa più importante per noi – ha sottolineato Al-Attar – è avere accesso alle zone colpite, attrezzature mediche e forniture mediche, rifornimento di acqua. C’è bisogno di tutto quanto possa supportare la nostra attività logistica. Bisogna poi alzare la voce e l’attenzione per proteggere i volontari, per salvaguardare le ambulanze, indispensabili per salvare la vita ai più vulnerabili. E’ assolutamente necessario aumentare l’attenzione su quanto sta accadendo e sulla situazione umanitaria nel Paese. Sono molto grato alla Croce Rossa Italiana per tutto il supporto che ci sta offrendo nel rispondere ai bisogni della popolazione siriana”.