Ieri abbiamo firmato un protocollo d’intesa con Comune e Università dell’Aquila per creare un “Tavolo permanente per lo sviluppo e la diffusione delle tecniche di risposta alle emergenze”, una realtà che si occuperà di studio, ma anche di formazione, ricerca e informazione.
Obiettivo dell’iniziativa
Con questo protocollo la Croce Rossa Italiana vuole diffondere le proprie conoscenze nelle tecniche di risposta alle emergenze. Interloquire con le Istituzioni è una caratteristica che abbiamo da sempre. Per noi la formazione è uno dei tratti essenziali: non si è volontari della Croce Rossa senza dei percorsi appropriati e una preparazione continua e adeguata.
L’esperienza delL’Aquila
Un tavolo permanente la cui finalità sarà anche quella della divulgazione del ”modello emergenziale L’Aquila”, ossia quello a ridosso del sisma del 2009 e degli eventi che hanno coinvolto il Centro Italia negli ultimi 2 anni. Quando c’è stato il terremoto avevo da pochi mesi la responsabilità della Croce Rossa. È stato un campo dove abbiamo speso energie e impegno. Purtroppo, e la storia ce lo insegna, ci si ricorda solo dopo una catastrofe dell’importanza della formazione legata alla prevenzione. Abbiamo imparato tanto dalla risposta al terremoto dell’Aquila: preparazione e formazione sono cruciali. È indispensabile lavorare sulla resilienza delle comunità locali.
Il valore aggiunto dell’esperienza internazionale
Mi auguro di poter portare, con il mio recente ruolo internazionale, anche le esperienze di altri Paesi. Penso alla realtà giapponese, che gestisce situazioni in cui ci sono migliaia di persone da assistere, oppure la Mezzaluna Rossa turca o iraniana. Tutti territori predisposti, purtroppo, alle catastrofi naturali.