Volontariato_07_02_2018_Francesco Rocca in diretta a TV 2000 su udienza con Papa Francesco

La trasmissione di TV2000 “Bel tempo si spera” ha ospitato in diretta Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, e le volontarie Emanuela Albanesi e Mara Leonardis, per ricostruire i momenti salienti dell’udienza con Papa Francesco e raccontare l’attività della CRI.

Unità della Croce Rossa

L’intervistatrice ha aperto ricordando un’aula Paolo VI del Vaticano gremita da oltre 6000 volontari dell’Associazione. “Ho pensato all’Unità – ha risposto la volontaria Leonardis – eravamo un unico Corpo di fronte al Papa, ho sentito profondamente questo forte senso di comunione”.  Anche Francesco Rocca ha sottolineato l’importanza di questo senso di unità, soprattutto alla luce del fatto che la Croce Rossa si trova in una fase storica in cui sta “cambiando pelle”.

Cambiare pelle senza perdere le proprie radici

Cambiare pelle senza perdere le proprie radici – ha rimarcato Rocca – perché non abbiamo cambiato i nostri principi fondamentali e non è mutata la nostra ispirazione profonda. La Croce Rossa Italiana aveva bisogno di un adattamento alle sfide moderne e necessitava di una flessibilità di tipo diverso”.

L’importanza del lavoro di squadra

“E’ importante vivere questi momenti insieme – ha ancora sottolineato Mara – che ci ricordano quanto sia importante il lavoro di squadra: quando noi ci muoviamo nelle grandi calamità, ma anche nelle emergenze quotidiane, siamo una squadra e una famiglia. E abbiamo avuto modo di viverlo in pienezza da Papa Francesco. E’ stato un momento straordinario”.

Cos’è la Croce Rossa

Ad Emanuela Albanesi è stato chiesto poi cos’è la Croce Rossa e la volontaria non ha avuto esitazione nell’affermare che “è una famiglia unita da obiettivi importanti e che segue dei principi, primo fra tutti l’Umanità”.

La delegazione internazionale

La conduttrice ha chiesto al presidente CRI-IFRC dei rappresentati della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa presenti. “Ho voluto estendere l’invito alle Consorelle e l’adesione è stata immediata. La ricchezza sta nello scambio da sempre – ha spiegato Rocca – non è retorica. Ogni volta che ho avuto il privilegio di visitare un Paese e una Croce Rossa o una Mezzaluna Rossa ne sono tornato sempre arricchito e consapevole di quanto ci sia ancora da imparare. L’emozione è stata grande per tutti, a prescindere dalla fede, perché Papa Francesco rappresenta un’autorità morale indiscussa”.

La paura dell’altro

Il dialogo è seguito con parallelismi tra le frasi pronunciate dal Santo Padre e l’azione neutrale della Croce Rossa. “Azione – ha ribadito Rocca – minata da una società civile che ha sempre più paura dell’altro, del diverso”.

L’emergenza

Con Emanuela Albanesi si è affrontato poi il tema dei soccorsi. “E’ una macchina importante quella dei soccorsi – ha detto la giovane volontaria – che ha una struttura capillare sul territorio e dei coordinamenti centralizzati su tutti i livelli, un sistema che ci vede integrati con le altre realtà che lavorano in emergenza insieme a noi, ognuno con le proprie competenze. Puntiamo tantissimo sulla formazione”.

La formazione

“Io lo ripeto spesso, la formazione è fondamentale. Come sottolineato sempre anche dal nostro fondatore Henry Dunant – ha ricordato Francesco Rocca ricollegandosi alle parole della volontaria – bisogna essere sempre pronti e preparati. Noi ci dobbiamo prendere cura delle persone, e dobbiamo farlo sempre nella maniera migliore possibile”.

Per vedere la registrazione della diretta https://www.youtube.com/watch?v=_bEwcQw20mQ