Anche dopo tanti anni di vita nel nostro Movimento, è per me ancora difficile trovare il giusto modo per descrivere Solferino: un luogo in grado di togliere le parole e il respiro. L’annuale Fiaccolata è un’occasione, per i volontari di tutto il mondo ma anche per me, di incontrarsi, ri/conoscersi e camminare insieme per ricordare la nascita dell’idea condivisa da 190 Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa in tutto il mondo.
L’emozione della Fiaccolata
Quest’anno si sono unite a noi oltre 60 delegazioni da tutto il mondo, migliaia di volontari che si sono riuniti ieri a Solferino per ripercorrere i passi che hanno portato alla fondazione del Movimento Internazionale 159 anni fa. Solferino è l’emozione della partenza, del guardare negli occhi le persone che vivono distanti, ma che sono legate dagli stessi Principi e della tenerezza di accendere la fiaccola a qualcuno con la propria. È la forza e gioia nel serpentone tra le colline, quando il sole tramonta e la poca luce che rimane viene accompagnata da migliaia di fiaccole accese. Solferino è la soddisfazione della stanchezza all’arrivo a Castiglione delle Stiviere. E per me, è sempre l’emozione della prima volta, una sensazione di arricchimento e di ricarica che mi porto dentro ripartendo da quel luogo magico.
Incontro, ricordo e formazione a Solferino
Non sono solo i sorrisi e i canti continui di chi non si ferma per dodici chilometri, ma un’occasione di riflessione nel seguire la strada percorsa dai soccorritori che trasportavano i feriti della sanguinosa battaglia di Solferino nel 1859. Un soccorso che non dava peso alla nazionalità dei soldati, ma che poneva le basi di un Movimento imparziale e neutrale. Un momento per chiudere gli occhi e immaginare quello che è stato: quel giorno il dolore era lo stesso per tutti. Per questo saremo ovunque e per chiunque come lo siamo da quel momento e il grido “Tutti fratelli!” risuona ancora oggi in questa piazza come 159 anni fa e io lo sento rimbombare nel mio cuore e nella mia anima, come sicuramente accade a tutti, fino all’ultimo volontario. Il nostro è un emblema che per noi continua ad avere lo stesso significato di sempre, soprattutto quando, come accade ancora oggi, la nostra azione umanitaria continua a essere minacciata. Per noi, ogni essere umano è importante.
Solferino ci mostra anche come possiamo essere agenti di cambiamento per le nostre comunità e come, per poterlo essere al meglio, sia importante continuare a confrontarsi e formarsi. Sono quindi giorni per discutere delle nuove sfide e delle risposte che dobbiamo essere pronti a dare, giorni di corsi, workshop e aggiornamento per centinaia di volontari della Croce Rossa Italiana e della altre Società nazionali, pronti ad affrontare le nuove sfide umanitari e i crescenti ostacoli che la società ci pone davanti. Quel giorno, a Solferino con Henry Dunant c’eravamo tutti. E ogni volta che ci riuniamo a Solferino, Henry Dunant è lì con tutti noi.
Una rete di Società Nazionali amiche
Nei giorni precedenti la Fiaccolata i leader di 35 Società Nazionali della Croce Rossa e della Mezzaluna rossa hanno preso parte alla Solferino Academy, nata per discutere dei futuri bisogni umanitari, alimentati dai conflitti, dai crescenti disastri e dalla diffusione di malattie nuove o dimenticate, e per decidere quale sarà la risposta della Federazione Internazionale.
Operiamo in un mondo in cui il rispetto delle norme e del Diritto Internazionale Umanitario sembra essere in declino. Il nostro obiettivo non può essere solamente quello di anticipare quali saranno queste sfide, ma piuttosto adattarsi alle nuove richieste. La chiave di tutto questo è la necessità di investire di più per rafforzare la capacità locale, siamo vicini alle comunità e ai più vulnerabili e nel contempo un Movimento globale che cresce grazie alla collaborazione tra le Società consorelle. L’importante dono della Croce Rossa Cinese, consegnatomi dal Vicepresidente Guo Changjiang, di 100 biciclette che saranno distribuite ai Comitati di tutta Italia, ci permetterà di essere ancora più veloci e presenti nella risposta alle richieste di aiuto che ogni giorno ascoltiamo. E oggi, che ho l’onore e la responsabilità della guida del Movimento anche a livello internazionale, la ricarica di Solferino mi serve più che mai.
I passi verso la prossima Fiaccolata
È stato un fine settimana importante per la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa, un’occasione per riflettere sulla nostra storia e sui nostri principi umanitari. Ma ancora di più, un’occasione per fermarsi e guardare avanti, per osservare il nostro mondo e pensare al tipo di Organizzazione che vogliamo essere in futuro.
Si ritorna con il fisico stanco e provato, ma con il cuore che scoppia di energia e l’anima che, una volta ancora, ha recuperato la memoria di avere le ali e non vede l’ora di spiccare un nuovo volo.
Photo credit: Emiliano Albensi, Selena Caporale / Croce Rossa Italiana
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